Concimi: i quantitativi di scorte obbligatorie saranno orientati al fabbisogno
Berna, 24.09.2025 — La costituzione di scorte obbligatorie di concimi minerali azotati sarà orientata al fabbisogno e non si baserà più su quantitativi predefiniti a livello di ordinanza. Grazie a questa flessibilizzazione del calcolo, le scorte potranno essere adeguate più rapidamente alle quantità di concimi vendute in Svizzera. La relativa ordinanza del Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR) è stata adattata ed entrerà in vigore il 1° ottobre 2025.
Fino a questo momento l'ordinanza definiva il volume delle scorte obbligatorie in quantitativi assoluti (tonnellate); una modifica di tale volume era possibile solo modificando la stessa ordinanza. D'ora in poi il calcolo dei quantitativi di scorte obbligatorie si orienterà invece al fabbisogno annuale in Svizzera. Si tratta della stessa procedura già implementata per la costituzione di scorte di alimenti e mangimi.
Dal 1° ottobre 2025 i quantitativi totali di scorte obbligatorie di concimi minerali azotati dovranno bastare a coprire un terzo del fabbisogno nazionale. Dato che dal 2018 questi concimi non vengono più prodotti in Svizzera, il calcolo si basa sulle importazioni medie annuali degli ultimi 5 anni, da cui si deduce il valore annuale più basso come margine di sicurezza.
Negli ultimi anni la Svizzera ha registrato un calo nelle quote di concimi minerali azotati immessi sul mercato. Le attuali scorte obbligatorie (17 000 tonnellate) costituiscono quindi un surplus rispetto all'effettivo fabbisogno. Grazie alla nuova base di calcolo, il livello scende a 14 400 tonnellate di azoto puro. Ciò permette anche di ridurre i costi per i gestori delle scorte, e di sgravare quindi i consumatori.
La nuova ordinanza contiene un'ulteriore modifica: mentre in passato l'ordinanza del DEFR prevedeva che venissero costituite scorte obbligatorie da parte di terzi o in comune per al massimo due terzi del quantitativo totale, tale limitazione è stata ora eliminata, in quanto non è presente nella legge sull'approvvigionamento del Paese.
Dal punto di vista dell'Approvvigionamento economico, data la sua dipendenza dall'estero per la fornitura di concimi azotati, la Svizzera rimane vulnerabile. Almeno ogni quattro anni verranno quindi condotte analisi volte a monitorare sia le scorte che la situazione nel nostro Paese, soprattutto in merito alla dipendenza della concimazione azotata dai concimi di fattoria e dal numero di capi.