In Svizzera, gran parte del fabbisogno di energia viene coperto dal petrolio, dal gas naturale e dall’elettricità. Quest’ultima, che risponde a circa un quarto del fabbisogno totale di energia, ha un’importanza cruciale tanto per la popolazione quanto per l’economia. Per garantirne l’approvvigionamento, il nostro Paese deve produrre una quantità sufficiente di corrente, disporre di una buona infrastruttura di rete e ricorrere alle importazioni.

Se a seguito di problemi su questi fronti (capacità limitata di produzione, trasmissione e/o importazione) si viene a creare uno squilibrio tra la domanda e l’offerta di corrente che dura giorni, settimane o addirittura mesi, si parla di penuria o di crisi dell’approvvigionamento elettrico. Ciò può accadere per esempio quando la produzione interna di corrente si riduce a causa del basso livello dei laghi o dei fiumi e non si riesce a compensare il deficit con importazioni più ingenti.
In Svizzera l’approvvigionamento di elettricità è generalmente nelle mani dell’economia, ma se quest’ultima non riesce ad affrontare il periodo di penuria con i propri mezzi, interviene la Confederazione. La preparazione e l’attuazione delle misure di gestione regolamentata in caso di penuria competono all’Approvvigionamento economico del Paese (AEP).
Mentre la maggior parte delle situazioni di penuria sono dovute a una concatenazione di diversi eventi, le interruzioni di corrente – ovvero le interruzioni dell’approvvigionamento elettrico su scala regionale o europea – sono improvvise e possono durare da un paio di minuti a giorni interi. Le principali cause sono il danneggiamento o il sovraccarico dell’infrastruttura di rete e i problemi tecnici. In questi casi spetta all’industria elettrica intervenire.

Dopo che tra gli Anni Novanta e l’inizio del nuovo millennio il governo sudafricano fallì nell’intento di promuovere la costruzione di centrali elettriche da parte di privati, nel 2007 la società statale Eskom arrivò al limite delle sue capacità di produzione. La scarsità di energia provocò blackout e interruzioni di corrente non programmate nel Paese e all’inizio del 2008 Città del Capo si ritrovò improvvisamente senza elettricità. Per la prima volta i blackout interessarono anche le grandi imprese, come quelle attive nell’industria petrolifera e aurifera, e numerose miniere dovettero interrompere temporaneamente l’attività. Per evitare il sovraccarico della rete, Eskom interruppe quotidianamente la corrente in diverse zone per diverse ore. Il governo sudafricano definì la crisi di produzione energetica del gennaio 2008 una vera e propria emergenza nazionale. Da allora Eskom ha saputo rimediare solo parzialmente alle sue lacune e per questo anche nel 2015 e nel 2018/19 il Sudafrica si è visto colpito da diffuse interruzioni e blackout programmati. (Rapporto dell’analisi nazionale dei pericoli 2020 UFPP).
Come si possono preparare i privati e le imprese?
Le situazioni di penuria, così come le interruzioni di corrente, possono avere delle forti ripercussioni sulla nostra quotidianità. Per questo motivo è utile prepararsi al meglio per tali evenienze:
- Come privati cittadini
- Come imprese
Le misure dell’approvvigionamento economico del Paese in caso di penuria di corrente
In caso di penuria imminente, la Confederazione lancia innanzitutto appelli urgenti al risparmio a tutti i consumatori di energia elettrica. Parallelamente, il Consiglio federale può già emanare le prime limitazioni d’impiego e i primi divieti. Si tratta di una procedura che avviene per gradi, partendo da una limitazione dei comfort, come il divieto di illuminazione architetturale degli edifici, fino a misure più drastiche come la chiusura delle aziende.
L’obiettivo è quello di intervenire tenendo il più possibile conto delle singole situazioni, in base all’approvvigionamento, alle condizioni meteorologiche e alle conseguenze per l’economia e la popolazione. Beni e servizi d’importanza vitale non devono essere toccati in modo sostanziale dalla penuria.
Una misura di ancora maggiore intensità sarà l’eventuale contingentamento dei consumatori finali con un consumo annuo di almeno 100 MWh. Ciò riguarda oltre 34 000 grandi consumatori, responsabili di poco meno della metà del consumo di elettricità in Svizzera. Il contingentamento è una misura fondamentale per prevenire le interruzioni di corrente. Di conseguenza non sono previste eccezioni.
Interruzioni di corrente come ultima ratio
L’ultima misura di gestione possibile è costituita dalle interruzioni di corrente. Il loro scopo è quello di evitare un collasso generale della rete e quindi un blackout. A tal fine, vengono disinserite alternativamente dalla rete elettrica singole aree di rete.
I gruppi di consumatori che offrono servizi d’importanza vitale, come l’approvvigionamento di energia e acqua, le organizzazioni di soccorso o l’assistenza medica di base possono, se tecnicamente possibile e solo occasionalmente, essere esentati dalle interruzioni di corrente. Le conseguenze per l’economia e la popolazione sarebbero gravi, con forti restrizioni. Si sta quindi facendo il possibile per evitare le interruzioni di corrente. L’esecuzione è affidata all’Organizzazione per l’approvvigionamento elettrico in situazioni straordinarie (OSTRAL).
Ulteriori misure di sostegno per l’industria elettrica
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Ultima modifica 03.03.2023