La popolazione deve disporre di una quantità sufficiente di risorse per la sua sopravvivenza. Una penuria alimentare può quindi essere immediatamente percepita dalla popolazione come una situazione di crisi. Per questo il settore Alimentazione dell’AEP prepara misure adeguate, per evitare – o gestire senza conseguenze di rilievo – una penuria grave.
In Svizzera per determinati beni di importanza vitale vige l’obbligo di costituire scorte obbligatorie. Le imprese interessate devono costituire e gestire le scorte contribuendo in tal modo alle misure di approvvigionamento. La Confederazione esercita un’attività di vigilanza sulle scorte e ne facilita il finanziamento. Le scorte obbligatorie riguardano molti settori: alimentare (diversi generi alimentari, concimi, ecc.), energetico (benzina, olio da riscaldamento, ecc.), farmaceutico (antibiotici, analgesici potenti, insulina, ecc.). Per maggiori informazioni si rimanda alla rubrica Scorte.
Le scorte possono essere disponibili nel giro di 7-15 giorni permettendo così di sostenere l’offerta in caso di difficoltà di approvvigionamento.
In caso di crisi gli incentivi alle importazioni rappresentano, insieme alla liberazione delle scorte obbligatorie, una misura semplice per migliorare rapidamente l’offerta. Quando l’approvvigionamento diventa problematico, si provvede innanzitutto a facilitare le importazioni (politica strutturale) su mandato dell’Ufficio federale dell’agricoltura.
Se queste misure non bastano è possibile sostenere le importazioni in base alla legge sull’approvvigionamento economico del Paese. In più, in fase di emergenza, possono essere temporaneamente sospese le ordinanze che limitano le importazioni.
La riduzione generale delle quantità in vendita permette di limitare, sul breve periodo, la domanda di generi alimentari di difficile reperimento. Questa misura trova applicazione quando si teme che i consumatori possano prendere d’assalto i negozi per far scorta di certi beni vitali o, nel quadro del razionamento alimentare, per distribuire equamente i prodotti non razionati.
Se le difficoltà di approvvigionamento perdurano viene istituito un sistema di razionamento alimentare per garantire a tutta la popolazione lo stesso apporto calorico minimo. L’acquisto degli alimenti razionati è possibile solo presentando il relativo titolo.
Al fine di aumentare e ottimizzare l’autonomia alimentare del Paese, lo Stato interviene in modo mirato nella produzione interna di generi alimentari. La Confederazione può promuovere la produzione di certi beni o emanare prescrizioni riguardanti le quantità da fornire o da trasformare; può inoltre definire le priorità o prescrivere l’utilizzo finale dei generi alimentari. In caso di crisi questa misura permette alla Svizzera di raggiungere una produzione ottimale utilizzando al meglio il potenziale disponibile.
L’attuazione di questa misura richiede una preparazione di diversi mesi.
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Ultima modifica 08.11.2023